Mettere a reddito un’unità immobiliare può essere un’ottima soluzione per ottenere ricavi sul breve e lungo periodo. Il contratto di affitto di un appartamento, o di un intero stabile, può essere distinto in tre differenti tipologie: si parla di canone libero, canone concordato o ad uso transitorio. Affittare comporta per il proprietario controlli sull’immobile e sull’inquilino che vi abita, oltre all’osservanza di regole precise che devono essere rispettate onde evitare spiacevoli inconvenienti.
Il primo punto fondamentale prima di poter approcciare un contratto di locazione è dunque quello di verificare la funzionalità di tutti gli elementi incluso nell’affitto, l’accertamento di pulizia e sanificazione dell’immobile e la messa a norma di tutti gli impianti, gas, luce e acqua. Oggigiorno il locatore è tenuto a fornire l’attestato di prestazione energetica dell’appartamento (Ape), documento redatto da un certificatore energetico abilitato nel quale è contenuta la descrizione della prestazione energetica dell’immobile. Se il proprietario non possiede l’Ape al momento della registrazione del contratto, rischia di incorrere in una sanzione pecuniaria di importo compreso tra 1000 e 4000 euro, ridotto della metà se la durata della locazione è inferiore ai 3 anni.
Il locatore deve anche aver cura di scegliere attentamente l’inquilino, chiedendo prima di stipulare il contratto dimostrazione della sua capacità economica per mezzo di buste paga, se è dipendente, o modello unico, se è un lavoratore autonomo. Potrebbe anche essere necessario chiedere referenze al fine di verificare se è in regola con i pagamenti di un’eventuale altro affitto di locazione in essere e potrebbe anche essere richiesta la segnalazione di un garante.
Se l’immobile che si intende affittare è comprensivo di mobili, è opportuno creare una lista dei mobili con documentazione fotografica prima di consegnare le chiavi al locatore. Inoltre, il proprietario dell’immobile deve fare la voltura delle utenze, annotandosi i numeri dei contatori e utilizzare metodi di pagamento tracciabile per la riscossione degli affitti, per esempio assegni, bonifici e vaglia postali tra gli altri.
Il locatore deve dunque assicurarsi di essere in grado consegnare al conduttore un’unità immobiliare in buono stato di manutenzione, cioè priva di vizi e difetti che ne possano limitare l’uso. Successivamente alla stipula del contratto, il locatore deve mantenere il bene in condizioni utili all’uso convenuto, provvedendo ad opere di manutenzione ordinaria e straordinaria tali da poter garantire al conduttore il reale godimento del bene per tutto il periodo del contratto. Inoltre, sempre il locatore deve assicurare al conduttore l’assenza di disturbi derivanti da terzi e che ne impediscano di usufruire del bene affittato.
Proprio per questo motivo, è bene affidarsi a intermediari che conoscano in modo approfondito le normative vigenti e tutti gli iter necessari per la stipula del contratto e la gestione dello stesso per tutta la durata della locazione.