Nonostante l’inflazione paia scendere su base mensile dopo il picco registrato ad Aprile, l’indice dei prezzi cresce di molto se comparato a 12 mesi fa, soprattutto per coloro che hanno visto la revisione annuale del contratto d’affitto cadere proprio nel mese di maggio. L’Istat, publicando l’aggiornamento dell’indice FOI (famiglie di operai e impiegati) per il mese di maggio, ha evidenziato un aumento del 7,2% rispetto allo scorso anno. Il dato si traduce in un aumento medio della spesa d’affitto di circa 43 euro mensili, per un totale di 516 euro annui.
Per chi non ne fosse al corrente, tutto quanto contenuto in questo articolo è da considerarsi soltanto se nel contratto di locazione si trova la clausola per l’adeguamento del canone di inflazione. In questo caso, nel momento in cui c’è una rivalutazione di tipo monetario, l’indice istat FOI varia sulla scorta della positività o negatività della rivalutazione, portando ad una variazione del contratto di locazione.
Per le famiglie milanesi, l’effetto dell’inflazione sulle locazioni è il più alto d’Italia, con un aggiornamento del canone di 81 euro al mese, per un totale di circa 972 euro annui.
Aumenti significativi si registreranno anche nei prossimi mesi per chi vive in un trilobate in affitto a Bolzano, Firenze e Venezia, che richiederanno in media un aumento del capitale di 732 euro. Seguono poi Bologna, poco al di sotto delle prime tre, e Roma.